I capricci sono espressione della fase 'oppositiva' del bambino,e avvengono di solito nel periodo compreso tra i 2 anni e mezzo e i cinque anni di vita del bambino.
Tutti i bambini fanno i capricci prima o poi, e dal mio punto di vista è importante e sano che li facciano, poiché attraverso i capricci il bambino impara ad affermare sé stesso e a scoprire altre sfumature della propria personalità (sempre in divenire).
L'aspetto importante però non sono tanto i capricci in sé, ma la reazione di noi adulti verso questi ultimi. Perché il loro pianto ci innervosisce? Come fare a gestirli? Il bambino che fa i capricci (si rotola per terra, urla e scalcia) è un bambino alla ricerca di un limite.
Con questa sua reazione ci sta chiedendo implicitamente un limite, una regola,una forma di contenimento che dobbiamo saper offrire. Senza sensi di colpa, senza rimorsi, se diciamo No, che sia chiaro, deciso e coerente. Senza regalini finali.
Meglio una spiegazione semplice e concreta.
di Marta Stella Bruzzone
(Pedagogista)
Quando dico no.. o lo rimprovero sembro cattiva e se qualcuno mi sta vicino mi puntualizza sempre che è piccolo (22 mesi) ! Ma io… penso anzi sono certa che un bambino deve conoscere le regole fin da piccolissimo e deve saper ascoltare e farsi ascoltare come giusto che sia!
Non voglio sentirmi in colpa.. in fondo gli alberi si possono drizzare solo da piccoli,… e così gli uomini!
MAMMA SINGLE