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Mettere in regola la baby sitter
Mettere in regola la baby sitter
In questo nuovo articolo di Mamma & Lavoro ci occuperemo delle procedure necessarie per mettere in regola il lavoro della nostra Baby Sitter . Perché conviene? Quali rischi si corrono a non fare ciò? Avere una Baby Sitter assunta in regola comporta dei vantaggi da un punto di vista assicurativo per lei e per i nostri bambini…
METTERE IN REGOLA LA BABY SITTER
In questo articolo affronteremo il discorso di (quanto) convenga mettere in regola il lavoro della propria Baby Sitter, e di quanto sia altrettanto utile per la lavoratrice stessa.
Il lavoro di Baby Sitter , come quello di badante , di assistente alla persona anziana o di Colf , rientra nella categoria del “ lavoro domestico ”
L'INPS definisce questi lavoratori come "coloro che prestano un'attività lavorativa continuativa per le necessità della vita familiare dal datore di lavoro “
Il Censis indica una percentuale di lavoratori domestici non in regola del 50%. Nel caso delle Baby Sitter si ipotizza un valore molto più elevato di lavoro non dichiarato.
In quest'articolo valuteremo quelli che sono i benefici (e purtroppo anche gli ostacoli, spesso di natura burocratica) che si hanno per mettere in regola la propria Baby Sitter .
Per il datore di lavoro , mettere in regola la Baby Sitter è vantaggioso, perchè versando i contributi, si ottengono delle agevolazioni fiscali nella propria dichiarazione dei redditi che fino a 1500 Euro/anno. Al tempo stesso, mettere in regola il lavoro della nostra Baby Sitter , fa si che si evitano le sanzioni amministrative e civili, che possono arrivare fino a € 12.000 !
Per le Baby Sitter i benefici sono molteplici. Anzitutto la regolarizzazione del contratto garantisce la copertura assicurativa ( responsabilità civile o danni prodotti nello svolgimento del proprio lavoro ) Il mettere in regola il proprio lavoro è poi utile a fine pensionistico, per l’ indennità di disoccupazione, la maternità, la pensione di anzianità. Inoltre la Baby Sitter ha diritto alla 13ª, alla liquidazione, al termine del rapporto di lavoro sono infine garantiti 26 giorni lavorativi di ferie per ogni anno di servizio .
QUALI SONO LE PRATICHE DA SVOLGERE PER METTERE IN REGOLA LA BABY SITTER ?
Per qualsiasi tipo di collaboratore domestico è necessario segnalare l’avvenuta assunzione al Centro per l’Impiego del proprio Comune. Si può fare ciò compilando un semplice modulo online, oppure telefonando al 803.164 o inviando il modulo cartaceo correttamente compilato al Centro per l’Impiego di pertinenza del proprio Comune.
Se la Baby Sitter fa parte dell’Unione Europea, insieme alla segnalazione sopracitata si dovrà stipulare un contratto tra datore di lavoro e Baby Sitter indicante la data dell’inizio del rapporto, la retribuzione pattuita, l’orario di lavoro , vitto, alloggio e ferie. La Baby Sitter invece dovrà fornire un documento di identità, il codice fiscale e la tessera ASL.
Per quanto riguarda la Baby Sitter extracomunitaria, si distingue nel caso in cui questa sia residente in Italia o meno. Nel primo caso vi sarà bisogno di compilare un modulo (Modulo Q) per stipulare il contratto di soggiorno per lavoro ed inviarlo successivamente allo Sportello Unico per l’Immigrazione. Nel caso in cui la Baby Sitter non sia residente in Italia, vi sarà il bisogno di inoltrare la domanda di nulla osta al lavoro allo Sportello Unico per l’Immigrazione. Si rimanda alla pagina specifica dell’INPS o del Ministero dell’Interno per maggiori dettagli a riguardo.
E SE LE COSE NON VANNO BENE?
In caso ci si voglia licenziare, sarà necessario un preavviso da 8 a 30 giorni a seconda delle ore settimanali di lavoro come Baby Sitter e dell’anzianità di servizio.
Contributi
Il datore di lavoro della Baby Sitter ha il dovere di versare ogni trimestre (vedi moduli l’INPS) i contributi previdenziali ed assicurativi. L’importo dei contributi varia a seconda della retribuzione oraria. Si rimanda sempre all’INPS per le apposite tabelle (per avere una idea, si va da un minimo di 1,3€ in caso di retribuzione inferiore a 6€/ora fino a 1,8€ per una retribuzione oltre gli 8,5€/ora. In caso in cui la babysitter lavori a tempo pieno e superi le 24 ore settimanali 24 ore settimanali i contributi sono di 0,9€/ora indipendentemente dalla retribuzione oraria )
Anche la Baby Sitter versa una sua quota che può variare dai 0,3 ai 0,4 €/ora. Nel caso del tempo pieno la quota è di 0,2€/ora.Con questo strumento è possibile calcolare in automatico i contributi.
Tredicesima
E’ semplicemente un dodicesimo dell’intera retribuzione annuale. LiquidazioneAlla Baby Sitter assunta regolarmente spetta il Trattamento di Fine Rapporto regolato dalla seguente normativa
Ancora una volta diciamo che mettere in regola la baby sitter è vantaggioso per entrambe le parti.
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