Entriamo adesso nello specifico del colloquio di lavoro e vediamo come si deve svolgere la nostra conversazione.
Il colloquio di lavoro inizia quasi sempre con una “chiaccherata” per rompere il ghiaccio. Dopo poco le prime domande e, a questo punto, bisognerà saper colloquiare (appunto) sapendo rispondere in modo adeguato alle domande che vi verranno poste. Prima del colloquio ricordatevi sempre che siete li per offrire la vostra professionalità e non per elemosinare qualcosa!
- Usate un tono di voce chiaro, scandendo le parole in modo che tutti nella stanza vi possano sentire
- Le risposte non dovranno essere ne troppo corte (Si o No) ma neanche dei monologhi infiniti. Per quanto possibile argomentate sempre i vostri punti di vista.
- Se necessario, prima di rispondere pensate un’attimo, non siate precipitose. Meglio esitare che doversi rimangiare qualcosa detta di getto
- Non interrompete chi vi sta intervistando e anzi ascoltate con molta attenzione ciò che vi sta dicendo
- Fate domande (attinenti) in modo da avere anche voi il maggior numero di informazioni e facendo al tempo stesso capire che siete interessate e competenti alla materia del vostro colloquio di lavoro
- Siate sincere, non dite mai cose non vere. Tutti i nodi vengono al pettine e se nel colloquio affermate qualcosa di non vero, farete proprio una pessima figura quando sarete smentite
- Aspettatevi sempre domande anche personali. Tuttavia in questo caso, fornite le minime indicazioni necessarie, per far subito capire che la vostra sfera familiare e solo vostra.
- Se venissero evidenziati dei punti deboli (ad esempio dal vostro curriculum), non minimizzateli ma fate capire che saranno spunto per un vostro miglioramento o crescita professionale.
- Quando parlate delle vostre precedenti esperienze lavorative, MAI criticare le persone o i metodi. Le stesse persone potrebbero essere amiche/conoscenti dell’esaminatore o addirittura presenti nell’azienda cui state tentando di accedere. Inoltre l’effetto di queste critiche sul vostro esaminatore non è mai favorevole.
- Osservate le reazioni dell’esaminatore, anche se quest’ultimo difficilmente farà trapelare le sue impressioni.
Normalmente il vostro interlocutore avrà una copia del vostro curriculum sotto gli occhi e vi farà delle domande attinenti, atte a verificare le vostre competenze e le vostre esperienze passate.
Possiamo dire però che ci sono alcuni tipi di domande che ricorrono spesso nei colloqui di lavoro: le vostre risposte serviranno a capire meglio chi siete e quali sono le vostre motivazioni.
Ecco dunque le 20 domande tipo.
Preparatevi prima le risposte in modo da essere pronte quando ve le faranno!
- Mi parli di Lei
- Quali sono i suoi obiettivi professionali?
- Quali sono i suoi maggiori difetti?
- Quali sono le sue migliori qualità?
- Quali sono i suoi migliori successi?
- Quali sono state invece le cose che non l’hanno soddisfatta?
- Il vostro lavoro ideale
- Avete mai preso decisioni importanti? Come avete fatto?
- Quali sono i suoi hobby?
- Mi parli delle sue esperienze lavorative
- Come è stata la carriera scolastica?
- Perché vuole lavorare qui?
- Perché aveva scelto il suo ultimo lavoro?
- Cosa pensa del suo attuale o ultimo datore di lavoro? E dei suoi colleghi?
- Mi parli del Suo peggiore e del Suo migliore datore di lavoro?
- Cosa sa della nostra azienda?
- Crede di essere adatto a questo lavoro?
- In che cosa pensa di essere migliore rispetto ad altri candidati?
- Pensa di aver bisogno di ulteriore formazione o esperienza in questo campo?
- Quanto guadagna adesso o quanto guadagnava col suo precedente impiego?
Potrebbero essere poste anche delle domande imbarazzanti (ad esempio il perché siete state licenziate o perché non avete concluso degli studi). Non negate l’evidenza, non giustificatevi ma date una risposta onesta facendo eventualmente trapelare la volontà di migliorarvi in quel difetto.
Nel momento poi che sarete voi a fare delle domande fate capire che “state scegliendo” e che quindi, da un punto di vista contrattuale, siete più forti
Ecco alcune domande da fare, sull’azienda e sul lavoro,
- Quali sono gli obiettivi dell’azienda?
- In che modo questi obiettivi saranno raggiunti?
- In che tempi l’azienda si aspetta che questi obiettivi siano raggiunti?
- Cosa si aspettano dalla posizione che hanno aperto?
- Che risorse avrete a disposizione?
- Sarete affiancate da posizioni simili?
- Quale sarà la vostra autonomia/responsabilità?
- Quali sono i Benefit aziendali?
- L’azienda segue un Welfare aziendale?
Il trattamento economico? Ecco questa è la domanda più difficile da fare e dipende ovviamente da situazione a situazione.
Distinguiamo i vari casi:
Se il compenso è noto è inutile fare domande in merito, piuttosto informatevi sui possibili incentivi / benefit / compensi legati ai risultati ottenuti
Se già sapete quanto intendono offrire e questo non è l’unico colloquio di lavoro, rimandate l’argomento.
Al tempo stesso, se voi state lavorando in una azienda e state valutando la possibilità di spostarvi, va da se che il nuovo stipendio dovrà essere maggiore dell’attuale (di solito 10-20% in più). Questo dovrebbe essere il punto di partenza.
Se viceversa è il colloquio di lavoro dove si decide tutto allora occorrerà affrontare l’argomento. Di solito il momento migliore è quando si parla della retribuzione dell’ultimo lavoro. Al limite attendete che sia l’azienda, nel momento in cui vi formula la proposta in modo concreto a farvi l’offerta.
Terminato il colloquio non aspettatevi una risposta dall’esaminatore perché non ve la darà.
L’azienda stessa dovrà valutare i vari candidati, eventualmente richiamarli per un secondo colloquio e poi decidere.
Evitate al tempo stesso di chiedere informazioni nei giorni successivi. Una volta sicure di aver dato i vostri recapiti, dovrete solo aspettare. A volte possono anche passare dei mesi! Al limite, potete chiedere entro quanto tempo potete aspettarvi una risposta.
Terminato il colloquio scrivetevi due appunti su come è andata. Cosa vi è stato chiesto, cosa vi hanno proposto, eventuali errori o frasi “sbagliate”. Segnatevi anche che impressioni avete avuto e ciò che vi ha colpito.
Infine segnatevi bene i nomi delle persone incontrate e le caratteristiche della posizione offerta. Se vi sarà un secondo colloquio eviterete di fare gaffe (magari confondendovi tra colloqui diversi) e dimostrerete altresì di essere molto precise.