Settembre, andiamo. E' tempo di migrare.
Ora in terra d'Abruzzi i miei pastori
lascian gli stazzi e vanno verso il mare…
Tra pochi giorni ricomincerà tutto, il lavoro, la scuola (dei figli), le corse al Supermercato o nei negozi.
Mentre eravamo in spiaggia, tra una rivista e un libro ci siamo dette: “mai più” , “ dall’anno prossimo cambia tutto”, “ al mio rientro inizierò a fare così”…
Purtroppo nel momento in cui riprendiamo la nostra quotidianità ci rendiamo conto che nulla è cambiato ( in meglio) e che i nostri propositi di un cambiamento o di migrare a lidi più felici si sciolgono come neve al sole.
Forse però quest’ anno non sarà così. E’ cambiato qualcosa, dentro di noi sta nascendo la consapevolezza dell’identità della donna-madre-lavoratrice moderna.
Non più solo mamme o solo lavoratrici, non più sole o mosche bianche in questo paese stanco e vecchio. I segnali ci sono e tanti. Anzitutto su internet, i portali di donne e per le donne, con le loro sfaccettature diverse, si stanno moltiplicando sulla rete.
Gli eventi o incontri, diventano sempre più frequenti e affollati. Segnaliamo in particolare Pari o Dispare , Se non ora quando, Mom Camp.
La politica, con tutti i suoi limiti, sta tentando di supportare welfare e conciliazione famiglia-lavoro.
Sono tutti segnali che ci fanno capire che qualcosa sta cambiando e sul serio.
Cosa possiamo fare noi, nel nostro piccolo? Anzitutto informarsi ( leggi internet) , aggregarsi, e partecipare, quando possibile, ad eventi che vedano coinvolte le donne.
E poi parlarne con tutti, al lavoro, in famiglia, con il proprio compagno, in modo da far capire che crediamo nel cambiamento.
Non sono solo parole, il cambiamento avverrà comunque perché e’ una necessità a livello globale. Forse proprio questo Settembre segnerà l’inizio di una vera migrazione della donna, dal suo difficile ruolo di mammatuttofare (e lavoratrice di serie B) a donna affermata e protagonista in tutti i campi. E noi possiamo decidere in quanto tempo far avvenire questo cambiamento.