Oh! Per una volta non sono qui a sbandierarvi nulla che voi non abbiate già visto, perché – diciamocelo – Milano in fatto di esperienze innovative di CoWorking è avanti e batte Parigi 1-0!
Se c’è, infatti, una cosa che vi invidio moltissimo (a voi Milanesi che da tre anni ho abbandonato..ma non per sempre!) è l’incredibile esperienza di PIANO C (www.pianoc.it), con la sua geniale formula di CoWorking/Cobaby/Community che dal 2012 accoglie le mamme in cerca di una scrivania e i loro bambini, fornendo in loco servizi “salvatempo” di ogni genere, dalla “nonna di scorta” che accompagna i piccoli alle attività pomeridiane, al servizio di lavanderia, dal “maggiordomo” che fa la spesa e paga le bollette in posta, alla sartoria.
Piu’ di tutto trovo fantastica la filosofia di fondo che anima questo progetto e che sento appartenermi profondamente: chi l’ha detto che la felicità e la produttività devono essere un gioco a somma zero? Che lavorare per una donna debba finire per essere una scelta che escluda la gioia della maternità? Dateci il modo di esprimere in modo armonioso le potenzialità acquisite e faremo grandi cose!
Strano ma vero, Parigi con i coworking ci è arrivata dopo…ma ci è arrivata!
Da un paio di mesi ha aperto in zona Bastille il primo Coworkcrèche di Parigi (www.coworkcreche.org), spazio di lavoro in Co-Working con annesso asilo nido (la crèche, appunto) per tutte quelle mamme e quei papà che, vuoi per scelta vuoi per necessità, decidono di portare con sé il proprio bambino.
Per ora la sala che ospita i piccoli accompagnatori è aperta ai soli neonati fino ai 9 mesi, ma il progetto dell’originalissima Muriel Ighmouracène – infermiera puericultrice, direttrice di asilo, nonché blogger e autrice, community manager e formatrice - è quello di associarsi ad un nido nelle immediate vicinanze che accolga, “à la carte” bambini fino a tre anni, con tariffe agevolate e massima flessibilità di orari e frequentazione.
L’isolamento e la poca produttività di un lavoro “da casa” sono stati il motore della scelta di Muriel che con questo progetto ha voluto dare uno spazio di lavoro polivalente a tutti quei liberi professionisti/ricercatori/startuppers/freelance/in piu’ genitori che incontrava a lavorare ai tavolini dei bar.
Grande centralità viene, dunque, data alla socializzazione e al networking, plus indiscussi del lavoro in community:
Bellissimo…c’è solo da chiedersi: tra croissants, zone relax e la voglia di andare a sbirciare cosa fa il nostro pupattolo, riusciremo a produrre qualcosa nel nostro coworking?
Ve lo faro’ sapere, visto da settembre Coworkcrèche sarà l’ufficio di Andiamo Mamma ! (il mio blog).
Intanto, mi raccomando, tenetemi libera una scrivania in Piano C per quando tornero’ alla vita milanese!