Proseguiamo nella spiegazione della catena della sopravvivenza: Iniziamo ad affrontare le manovre rianimatorie e l’utilizzo del defibrillatore.
Bentornati al Corso di Primo Soccorso on-line organizzato da mamma & Lavoro. Nell'ultima lezione abbiamo visto quelle che sono le manovre rianimatorie nella catena della sopravvivenza.
La seconda manovra salvavita che andiamo ad esaminare e quella della rianimazione cardio polmonare.
La vedremo in dettaglio in una fase successiva, ma adesso voglio iniziare ad accennarvi il significato di questa manovra. Abbiamo detto che il nostro cervello è un organo molto delicato che deve essere preservato. Nel momento in cui il cuore e i polmoni non funzionano, il cervello può andare incontro a danni irreparabili in pochi minuti e quindi noi dobbiamo procedere con la rianimazione cardio polmonare.
A che cosa serve la rianimazione? Le manovre di rianimazione servono a prelevare l’ossigeno dai polmoni e portarlo al cervello. L’ossigeno ai polmoni arriverà con la respirazione artificiale bocca a bocca (ventilazioni) Da qui sarà poi trasportato al cervello, mediante la circolazione sanguigna, grazie al massaggio cardiaco.
Al terzo punto della catena della sopravvivenza noi troviamo il defibrillatore. Il defibrillatore è un apparecchio che in grado di analizzare il ritmo cardiaco ed eventualmente procedere ad una scarica elettrica per far ripartire il cuore.
Si visto che minore è il tempo che intercorre tra l’arresto e l’utilizzo del defibrillatore, maggiore è la probabilità di salvare il paziente. Per questo motivo, per ridurre ulteriormente questo tempo, si sta facendo in modo di posizionare i defibrillatori nei punti di maggiore concentrazione delle persone. I defibrillatori sono quindi posizionati in tutti centri commerciali, in tutte le chiese, nelle piazze, nelle fermate della metropolitana, oppure in qualunque mezzo di soccorso. Ad esempio tutte le auto dei carabinieri, tutte le auto della polizia, quelle dei vigili, dei pompieri hanno a bordo un defibrillatore.
Cosa fa il defibrillatore? Il defibrillatore è un apparecchio che una volta aperto presenta due placche che vengono adese al paziente. Da quel momento il defibrillatore analizza il ritmo cardiaco e se necessario procede a generare una scarica elettrica in grado di far ripartire il cuore. La cosa da tenere presente è che il cuore non riparte con il massaggio cardiaco ma riparte solo con il defibrillatore. Quindi vi domanderete, a cosa serve il massaggio cardiaco? Il massaggio cardiaco e la respirazione artificiale, servono a mantenere in vita il paziente fino a quando non arriva il defibrillatore.
Quarto punto della catena della sopravvivenza: il ricovero in ospedale per le cure definitive. Nel momento in cui abbiamo allertato i soccorsi praticato le manovre rianimatorie ed eventualmente utilizzato il defibrillatore, il paziente è stabilizzato e a questo punto può essere trasportato in ospedale per le cure definitive.
La catena della sopravvivenza quindi è uno schema di azioni in grado di offrire il massimo delle possibilità di salvataggio per una persona, che ci permettono di salvare la persona e di farla cedere in ospedale per le cure nel più breve tempo possibile.
Alla prossima lezione!
Vi ricordiamo che il corso qui proposto è la versione gratuita di quello presente su ilclubdellaformazione.cloud. Su questo portale, al termine di ogni lezione è proposto un quiz non valutativo per focalizzare meglio gli argomenti trattati e chiarire eventuali dubbi. Esaurite tutte le lezioni vi sarà proposto un test finale che, se superato, vi permetterà di ottenere un certificato di corretto svolgimento e superamento di questo corso. In alternativa vi aspettiamo ai nostri corsi di Primo Soccorso Pediatrico , trovate qui tutte le informazioni