Sono molti i genitori che, durante i miei corsi sulla comunicazione tra adulti e piccini, mi raccontano di dedicare ogni giorno qualche momento alla lettura di una fiaba o di un racconto insieme ai loro bambini.
Spesso mi parlano di quanto sia piacevole isolarsi per un attimo dalla vita frenetica per ritrovarsi nel mondo preferito dal proprio figlio, che sia quello di “Cappuccetto Rosso” o dei “I tre porcellini”.
I vantaggi psicologici di educare alla lettura i bambini e leggere insieme a loro, infatti, sono molteplici:
- Leggere dei testi narrativi, come fiabe e storie, favorisce lo sviluppo cognitivo del bambino, ovvero la sua capacità di gestire le emozioni, formulare pensieri, apprendere nuove informazioni e ricordarle nel tempo.
- La lettura ha anche la funzione di stimolare i sensi del bambino, soprattutto se il libro è tattile e integra le parole a disegni o a giochi.
- Svolgere questa attività insieme, inoltre, accresce la complicità emotiva e l’intimità tra genitori e figli, con la conseguente sensazione di benessere per entrambi.
- Leggere, infine insegna a fantasticare, a sognare ad occhi aperti, a sviluppare un proprio punto di vista sulla realtà, a pensare in modo critico, ecc.
E’ una soddisfazione, che tanti genitori mi raccontino di percepire il benessere che sentono di condividere con il loro bambino durante e successivamente la lettura di un racconto.
E’ vero che ci sono tanti piccoli che non amano leggere e che vedono i libri come un’imposizione derivante dal mondo adulto, ed è soprattutto in questi casi che può essere funzionale co-costruire un’educazione alla lettura.
Co-costruire l’educazione alla lettura significa rendere parte attiva il bambino nella scelta dei libri da leggere, del momento che preferisce dedicare a questa attività, della volontà di condividere o no l’esperienza, ecc.
E’ importante, infatti che leggere diventi per il bambino sinonimo di tranquillità, benessere e curiosità!
Sara Perona, Dott. ssa in Scienze e Tecniche Psicologiche.