Il morso per noi educatrici è uno spauracchio non in quanto al gesto in sé, ma il doverlo raccontare e motivare a voi genitori è a volte molto, molto complicato. Il morso ha un doppio significato a seconda dell’età del bambino: dai primissimi mesi fino ai dodici, tredici mesi è un gesto attraverso il quale il bambino assaggia l’altro (come fa per gli oggetti) per poterlo conoscere, prima la mamma e poi il compagno e inoltre impara che l’individuo che gli sta a fianco o che lo tiene in braccio è separato da lui.
L’altro motivo per
In entrambi i casi il bambino viene “fermato” e tenuto in braccio e gli viene spiegato che non si morde perché questo gesto fa malissimo al compagno, gli si fa notare che l’altro bambino sta piangendo e questo tipo di situazione si ripeterà ogni volta in cui morde.
Il morso non è mai utilizzato dal bambino con il presupposto di far male all’altro.
Anche la madre quando viene morsa deve spiegare al bambino che non si fa perché le sta facendo molto male, solo così il bambino potrà capire piano piano che il morso fa male, senza escludere che gli capiterà ahimè di riceverne! Come sempre, anche questa è una fase e comunicando correttamente con il bambino lo si “spingerà” a non far più questo gesto.
(Educatrice di Scuola Infanzia)