L’inserimento è un processo graduale di fondamentale importanza a livello affettivo ed emotivo, sia per il bambino sia per il genitore durante il quale il piccolo deve affrontare il suo primo e più importante distacco dal genitore.
Durante i primi giorni il bambino rimane in asilo per circa un’oretta con il genitore, in questo modo inizia a conoscere la sua educatrice di riferimento e ad osservare il nuovo spazio che lo circonda e in seguito incomincerà anche ad esplorarlo e a farlo proprio.
Successivamente avvengono i primi distacchi della durata iniziale di pochi minuti poi un’ora, mezza giornata fino a rimanere in asilo per tutto l’orario.
Durante l’ambientamento il bambino deve affrontare e superare diverse tappe di fondamentale importanza come: la nanna, la pappa e il cambio. Questi sono dei momenti intimi molto importanti durante i quali il bambino deve aver totalmente fiducia nell’educatrice che ha davanti per poterli affrontare serenamente, è normalissimo che durante i primissimi giorni lui si rifiuti di mangiare o di dormire.
Per poter portare a buon fine l’ambientamento e far sì che il bambino si senta al sicuro, si deve istaurare un ambiente sereno e di totale fiducia reciproca tra i genitori e l’educatrice oltre che fra lei e il bambino; questo può avvenire solo quando l’educatore riesce ad entrare in empatia con tutte le figure, andando incontro alle loro abitudini e rispettando sia i tempi del bambino che dei genitori.
Il saluto è un’altra caratteristica di fondamentale importanza, per avere un buon inserimento: il genitore al momento del distacco deve salutare il bambino in modo convinto e breve senza ripensamenti e titubanze, (anche se capisco che a volte è molto difficile), in questo modo lui sente che il genitore è fiducioso e convinto della sua scelta. L’educatrice deve sostenere il bambino durante questo momento critico accogliendolo sia fisicamente, cioè tenendolo in braccio, sia emotivamente facendogli capire che è giusto che lui si senta triste ed arrabbiato e che lei gli starà vicino finche lui ne avrà bisogno.
L’educatrice deve spiegare al bambino che il genitore torna sempre, che gli vuole bene e che è molto contento se lui si trova bene al nido.
Inoltre è importante che il genitore venga sostenuto nel distacco, facendolo sentire capito, accolto e mai giudicato, anzi dev’essere “complice” dell’educatrice per poter portar a termine un inserimento quanto più possibile sereno per entrambi.